Due denunce per il reato di frode nell’esercizio del commercio e circa 80.000 uova sequestrate. È il bilancio dell’operazione ‘Pasqua con uova sicure’ compiuta dai Forestali del Comando Regionale per la Puglia di Bari e del Coordinamento territoriale per l’Ambiente di Altamura – Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
I militari hanno controllato circa venti ditte in tutta la regione tra aziende avicole, commercianti all’ingrosso e al detttaglio. In sette di esse sono stati riscontrati illeciti e sono state fatte multe per 10 mila euro. I controlli, mirati a garantire la sicurezza agroalimentare e a tutelare i consumatori, sono stati compiuti a marzo, nel mercato pugliese che vede la coesistenza di uova nostrane e straniere (romene, polacche e spagnole). A Lecce e Taranto sono state trovate uova con la data di scadenza posticipata di 7 giorni rispetto a quella effettiva. A Trani, Barletta, Mesagne, e Leporano, uova non timbrate, di dubbia provenienza, non tracciabili.
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