Il nome deriva dal diminutivo di “Marzo” ed ha il significato di “caro Marzo”. In questa occasione si regalano dei piccoli amuleti (Mărțișor) realizzati con un intreccio di fili bianchi e rossi in varie forme. Il Martisor viene appuntato sulla giacca per tutto il mese di marzo ed è considerato una forma di dono propiziatorio. Una accreditata interpretazione antropologica del significato cromatico del Mărţişor vuole che il bianco sia il simbolo della neve, dell’inverno alle spalle, e che il rosso coincida con la rinascita della vita a primavera. In ogni caso è considerato un portafortuna, un simbolo d’amore e di buonaugurio.
Dopo il debutto italiano in Sardegna, in occasione della celebre Sartiglia di Carnevale ad Oristano, Paula Mitrache – che ne ha realizzati personalmente degli esemplari, oltre ad una maglietta a tema floreale da lei dipinta a mano – ha voluto portare il Martisor anche in Puglia, regalandolo ai rappresentanti di diverse istituzioni e associazioni locali. Sulla sua FanPage i fedelissimi di Haiducii hanno potuto seguire le fasi di realizzazione dell’amuleto, montato su un supporto di sughero sardo, e la sua divulgazione in Sardegna in occasione della Sartiglia e durante una jam session presso un noto jazz club. Il passaggio successivo è stato lo scorso 9 marzo a Bari presso l’affollatissima Piazza del Ferrarese dove Paula Mitrache è intervenuta indossando il bellissimo abito tradizionale romeno. E’ partito quindi un suo personale giro per la Puglia per promuovere in diverse località questa bella tradizione di unione e di amicizia, “un modo – ha dichiarato l’artista – per lanciare un messaggio di positività, di coesione fra il popolo italiano e quello romeno, un’iniziativa che ha voluto coinvolgere anche i rappresentanti delle istituzioni, invitandoli attraverso una festa ad avvicinarsi di più alla vita della gente comune”.
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