E’ stato sospeso dal Cus Bari il giocatore delle selezione Under 18 resosi responsabile di presunti insulti razzisti nei confronti di un avversario della Mastria Vending Virtus, squadra calabrese. La vicenda è scaturita dalla denuncia del deputato di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro, che con una nota aveva espresso “solidarietà e vicinanza al giovane cestista Nicola Markovic, e a tutti i compagni della compagine catanzarese della Mastria Vending Virtus Under 18 Eccellenza guidata dal coach Antonio Cerone, per i gravi insulti razzisti che sono stati rivolti all’atleta serbo nel corso della partita giocata giovedì scorso a Bari contro la formazione del Cus”.
Oggi la reazione di Donato Ravelli responsabile della sezione basket del Cus Bari: “Adesso basta! Ora servirebbero responsabilità e buonsenso, e non propaganda e falsità. Con i titoloni sul ‘presunto’ attacco razzista di un nostro cestista, si stanno superando i limiti della pazienza. Precisiamo che, l’episodio a cui il comunicato fa riferimento è avvenuto a pochi secondi dalla fine della partita e non durante tutto lo svolgimento della stessa”.
Nella nota viene poi ricostruito il contesto in cui è avvenuto l’episodio. “L’offesa deprecabile e ingiustificabile è stata una risposta sbagliatissima alle provocazioni e minacce di tesserati della Virtus Catanzaro, già innervositi per l’epilogo della gara che volgeva al termine. Alcuni tesserati del Catanzaro, inoltre – è detto ancora – sostavano al termine della gara nel tunnel degli spogliatoi per cercare il contatto con nostri atleti assolutamente estranei a tutto l’accaduto. Solo l’intervento dello staff biancorosso permetteva che i ragazzi raggiungessero gli spogliatoi”.
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