Preservare le tradizioni è da sempre impresa ardua, considerando che il continuo e inesorabile sviluppo tecnologico ci porta a cambiare anche le nostre più consolidate abitudini. Cambia il modo di lavorare, condividere il tempo libero, comunicare, muoversi, e inevitabilmente sembra più difficile difendere usi e costumi dei decenni scorsi. La “rivoluzione” ovviamente non può non riguardare anche il mondo dello svago e dell’intrattenimento, le cui trasformazione viene spinta in particolare dallo sviluppo della rete, che ci ha condotto finanche alla creazione di un vero e proprio mondo virtuale, il metaverso, e connessioni sempre più veloci e affidabili. Viviamo nell’era del cloud gaming e delle sale da gioco virtuali che ci connettono in tempo reale con altri giocatori in ogni parte del mondo. I giochi di carte che puoi trovare sul web sono un classico esempio del passare del tempo e delle nuove modalità di fruizione. Ma quali sono i giochi tradizionali della Puglia?
Tra i giochi pugliesi bisogna menzionare innanzitutto Piattino, il più noto tra quelli di carte. Il nome implica che le carte da gioco sono necessarie per formare un piattino al centro di un tavolo. Prima di iniziare qualsiasi partita, i giocatori stabiliscono una quota fissa che verrà pagata ogni volta che si gioca. In Puglia la fortuna, ancor più del calcolo delle probabilità, è l’aspetto più importante del gioco.
Il Gioco delle 5 pietre, che, sviluppandosi in più fasi, si disputava in particolar modo per le strade e per i vicoli della terra pugliese. Tra i giochi tipici della regione rientrano sicuramente giochi con il bastone come la Lippa, o giochi popolari quali la Corsa nel sacco, i Carrioli e il Gioco del ferro. Tra gli altri, menzioniamo anche giochi che hanno a che fare con il cibo come Pignatte e Ciuccetta, giochi di strada come la Borella o, infine, giochi da tavolo come il Gioco dell’oca.
Un altro gioco tradizionale piuttosto famoso è La Trottola, attorno alla quale viene inserita una corda. Lo scopo dei giocatori è quello di stringere la presa il più forte possibile, per non permettere alla Trottola di girare come non dovrebbe. Colui che lancia, portandosi una mano all’altezza dell’orecchio, deve effettuare il lancio rigorosamente dall’alto verso il basso.
Un ulteriore gioco piuttosto noto è quello della Campana, per il quale i partecipanti al gioco, utilizzando un gesso, devono disegnare per terra uno schema ben definito. Inizialmente vengono raffigurati due rettangoli, che, l’uno di fronte all’altro, vengono numerati rispettivamente o con l’1 e con il 2 o con il 10 e con il 20. Subito sotto i suddetti rettangoli, ne viene disegnato un altro al centro che viene numerato o con il 3 o con il 30. Nel momento in cui viene completata la prima parte del disegno, quella restante è esattamente la stessa e va ripetuta in sequenza. Tutti coloro che prendono parte al gioco dispongono di una pietra, in più in ordine cronologico hanno come obiettivo quello di lanciarla verso il rettangolo. In base a dove si ferma la pietra, chi l’ha lanciata deve recuperarla saltando in un determinato modo e tornando alla stessa maniera.
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