Zaray, 12enne morta all’ospedale Giovanni XXIII di Bari per una ipertermia maligna, forse poteva essere salvata. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, una giovane anestesista al quinto anno di specializzazione aveva capito che la giovane era affetta da una malattia ereditaria che si presenta durante gli interventi chirurgici a causa dell’anestesia. La specializzanda avrebbe chiesto il farmaco salvavita, ma sarebbe stata zittita e allontanata dalla sala operatoria. Secondo la ricostruzione del quotidiano, il ‘dantrolene’ non era presente nella stanza dei farmaci adiacente alla sala operatoria.
A quattro mesi dall’episodio Massimo Coratella, padre di Zaray, ha rinnovato l’appello per far luce sulla morte di Zaray.
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