Il mega patrimonio del sorvegliato speciale di Gravina in Puglia. Un lusso composto da 5 aziende tra cui un resort di lusso di Altamura, una sala ricevimenti di Venosa, nel Potentino, un ristorante di Gravina in Puglia. Un patrimonio che secondo la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bari ha un valore di 50 milioni di euro e che è stato confiscato su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Bari.
Al pregiudicato, un 59enne di Gravina, i Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Bari hanno sequestrato anche 92 fabbricati e terreni, quote societarie, 29 rapporti bancari, 6 autovetture di grossa cilindrata e anche un “Harley Davidson”. L’uomo, vicino al clan “Mangione-Gigante-Matera” era stato arrestato nel 2002 nel corso dell’operazione antimafia denominata “Canto del Cigno” ma solo dopo una serie di indagini, cominciate nel 2011, gli investigatori sono riusciti a risalire ai tanti beni del 59enne e ad applicare le norme antimafia. Prima il sequestro anticipato dei beni, adesso la confisca.
Una serie di controlli che hanno evidenziato la notevole sproporzione esistente tra l’esiguità dei redditi dichiarati dall’uomo e il patrimonio a sua disposizione. Una rete di interessi non solo materiale ma anche finanziaria. I Carabinieri, infatti, sono riusciti a scoprire il metodo delle cosidette “scatole cinesi”, grazie alle quali il pregiudicato di Gravina aveva costituito diverse società con la collaborazione di prestanome.
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