Due ore di discorso dal messaggio chiaro e netto per Nichi Vendola che ha aperto i lavori del secondo Congresso di Sinistra Ecologia e Libertà a Riccione. Si è rivolto principalmente a Matteo Renzi: “Non ho nessuna voglia di iscrivermi a nessuna delle correnti interne del Pd. Perché quello non è il mio né il nostro destino. Loro sono il nostro interlocutore – precisa – non sono la nostra resa. Noi non intendiamo scioglierci fino a quando non nascerà il cantiere della sinistra del futuro”. E sull’intesa con Silvio Berlusconi per la riforma elettorale ha aggiunto: “A Renzi dico che noi non ci lamentiamo della sua proposta per ragioni soggettive di sopravvivenza ma per ragioni che riguardano il metodo ed il merito. Non ho apprezzato che alla base ci fosse l’intesa preventiva con Berlusconi. Tanto più perché quella intesa è segnata da un elemento grave di opacità: non si può ignorare l’ineleggibilità data dal conflitto di interesse”.
Il leader di Sel ha voluto sottolineare però il suo dispiacere per l’assenza del Segretario Nazionale del Pd Renzi. “Mi è dispiaciuto non vedere Matteo Renzi qui a Riccione. Il dialogo è più importante quando ci sono divergenze di opinione – ha detto – Ho apprezzato che il discorso di chi ha rappresentato il Pd riproponendo il tema dell’alleanza e dichiarandosi disponibile a superare le criticità che più saltano agli occhi nella legge elettorale. Il riferimento al renziano Stefano Bonaccini, fortemente contestato dalla platea, per calmare la quale è stato necessario l’intervento di Vendola.
© Riproduzione riservata