Alcune irregolarità sono state riscontrate in determinate cantine della provincia di Taranto, dove si lavorava uva per essere trasformata in vino. L’ispezione ha portato al sequestro di 750 quintali di mosto «muto», ottenuto dalla trasformazione di uva da mensa.
L’operazione è stata compiuta dal nucleo antifrodi dei carabinieri di Salerno in collaborazione con l’ispettorato repressione frodi di Bari del ministero dell’Agricoltura. I controlli hanno riguardato anche cantine foggiane e salentine oltre che della provincia ionica. Sono stati sequestrati, in totale, 250 quintali di uva da mensa, 350 quintali di mosto «muto» e 300 ettolitri di vino da tavola.
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