“Siamo felici di aver fatto una scelta che qualifica l’intero territorio”. Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questa mattina, insieme all’Assessore regionale alla Cultura e Turismo Loredana Capone, al Sindaco di Sannicandro Giuseppe Giannone e al dirigente tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale Antonio D’Itollo, all’inaugurazione della Biblioteca di Comunità “Vito Bavaro”, presso il Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari.
“Moltissimi comuni della Puglia – ha spiegato Emiliano – hanno avanzato progetti per la costruzione delle community library. Le community library rappresentano l’evoluzione della specie delle tradizionali biblioteche, che sono spesso un problema per moltissimi comuni, giacché la custodia di questo patrimonio è sempre difficile e costosa. Sono un meccanismo attraverso il quale questi luoghi antichi, vengono dotati di strumentazioni moderne, di ambienti accattivanti anche per i piccoli lettori e, come in questo caso, consentono di dare nuova vita a immobili storici importanti e restaurati in modo ineccepibile, diventando così perfetti luoghi di lettura”.
La finalità principale perseguita dall’intervento è quella di aggregare, all’interno del Castello Normanno-Svevo di Sannicandro di Bari, tutte le attività culturali, attrattive, di interesse collettivo che possano portare i sannicandresi a sentirsi parte di una comunità piccola ma unita. Il nome del progetto infatti, tende a sottolineare la voglia di caratterizzare l’intervento come un progetto di comunità rispecchiando i principi richiamati dal bando Community Library.
“Questa pietra pugliese infatti – ha continuato Emiliano – sembra fatta apposta per essere lo scenario eletto per il lettore che vuole silenzio e concentrazione. Siamo felici di aver fatto questa scelta: abbiamo investito 110 milioni di euro, una cifra importante, per una infrastruttura culturale che consentirà a tanti comuni, che a causa dei tagli non avevano gli occhi per piangere, di rimettere a posto le loro biblioteche e soprattutto di tenere la popolazione vicina alle istituzioni, perché spesso e volentieri queste biblioteche sono dentro luoghi comunali. È importante che la gente sappia che la cultura e le istituzioni sono la stessa cosa”.
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