Dopo la batosta rimediata a Crotone nel primo turno infrasettimanale della stagione, il Bari di Davide Nicola deve ritrovare la giusta direzione già sabato contro l’Avellino. Stefano Sabelli, uno dei pochi a salvarsi nei 90 minuti giocati in Calabria, si è presentato in conferenza stampa per parlare delle cause che hanno portato al crollo: “Le sconfitte sono brutte sempre, anche quando si perde 1-0 – esordisce il terzino romano – sicuramente la forza di ripartire la troviamo nel gruppo. Fortunatamente giochiamo già domenica, quindi dobbiamo rimuovere la brutta prestazione e pensare a far bene”. Il presidente Paparesta ha accompagnato la squadra a Crotone ed è sembrato imbufalito nel dopo partita: “Il presidente è tornato in aereo con noi, era amareggiato come tutti. Ci siamo soltanto guardati – continua – in certe occasioni uno sguardo vale più di mille parole”. Davide Nicola ha schierato un inedito 3-4-3 che è sembrato poco adatto per la sfida allo Scida: “Il modulo usato martedì lo abbiamo già provato l’anno scorso quando arrivò il mister – dichiara Sabelli – ci ha voluto mettere in campo in quella maniera per essere più aggressivi, la colpa è nostra perché non abbiamo fatto quello che dovevamo fare”. Dopo la brutta sconfitta, i tifosi cominciano pian piano a rumoreggiare per la mancanza di risultati. I biancorossi dovranno sfruttare il fattore gruppo per rialzarsi: “Ne ho parlato qualche giorno fa con alcuni dei miei compagni – spiega – questo è un gruppo di persone serie che remano nella stessa direzione per raggiungere l’obiettivo. A livello di persone umane, siamo tutti compatti e pronti a sacrificarci. A Vicenza ho visto Rosina che faceva il terzino”.
Intanto domenica al San Nicola arriva l’Avellino: “Sappiamo che questa è una partita importante per la nostra tifoseria, ma per noi vale 3 punti come le altre. Non possiamo pensare a ciò che è successo lo scorso anno. Bisognerà essere intelligenti – conclude – non dobbiamo cadere nelle loro provocazioni. Loro hanno un bel attacco, composto da Trotta e Tavano, ma anche il nostro è molto forte. Dobbiamo pensare innanzitutto a noi stessi”.
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