È stato un bruttissimo risveglio anche per il Foggia quello di questa mattina. I satanelli erano in ritiro a Norcia, uno dei paesi a pochi chilometri dall’epicentro del violentissimo terremoto che ha devastato Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. I giocatori rossoneri si sono riversati in strada in piena notte, come raccontato dal capitano Cristian Agnelli: “È stato bruttissimo – spiega in un comunicato stampa diffuso dalla società – una esperienza davvero terribile. Appena avvertita la scossa siamo scesi subito in strada, qualcuno si è sentito male anche perché dopo la prima scossa la terra ha continuato a tremare, 18 scosse in un’ora e mezza e ancora adesso (erano le 12:30 ndr) avvertiamo scosse”. Dopo i primi attimi di smarrimento e l’aver realizzato che nessuno si era fatto male, è subentrata la consapevolezza che qualcosa di grave era accaduto: “Qui a Norcia molti danni alle strutture, crepe sui muri, un campanile crollato, calcinacci caduti dai tetti, insomma tantissima paura ma niente danni alle persone. A pochi chilometri da noi, invece, tanti morti. Ecco, quando abbiamo realizzato che ad Amatrice, a solo 16 chilometri da qui, il paese è stato distrutto e ci sono stati tanti morti, allora abbiamo capito quanto siamo stati fortunati”. Agnelli parla mentre tutti aspettano che arrivi il Pullman che riporterà al squadra a Foggia: “Eco questo è l’aspetto che mi fa più male – ammette il capitano rossonero – siamo una squadra di calcio e per questioni organizzative abbiamo deciso di ritornare a Foggia, fa male, però andare via da qui. Vorremmo renderci utili, fare qualcosa per chi sta male, ma ci hanno detto che non possiamo fare niente, che i soccorritori sono al lavoro. Torniamo a Foggia ma il cuore è vicino a tutti quelli che stanno soffrendo e alle famiglie delle vittime”.
Ufficio Stampa Foggia Calcio
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