Il governo cerca di calmare le acque rassicurando i cittadini pugliesi riguardo l’autorizzazione delle prospezioni petrolifere. A chiarire la situazione la sottosegretaria Simona Vicari in commissione parlamentare: non è stato dato nessun via libera a procedere, per ora partiranno solo dei sondaggi di tipo geologico per verificare la presenza e la quantità dei sacchi di idrocarburi. L’idea che si vada avanti non viene comunque accettata dai parlamentari e dalle cariche istituzionali. Partiranno dunque i ricorsi al Tar, come annunciato dal neo governatore pugliese Michele Emiliano che ha trovato la solidarietà della Regione Calabria e della Basilicata. Intanto i deputati pugliesi del Pd richiedono un’interrogazione ai ministeri competenti e al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Gli interroganti ricordano che è stato proprio il Parlamento a riconoscere che sui fondali di puglia giacciano ordigni bellici inesplosi e le ricerche possono rischiare di incidere sulla loro ‘disattività’.
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