Il Federico Fellini Platinum Award consegnato a Pupi Avati sul palco del teatro Petruzzelli ha chiuso la terza serata del Bifest 2017. Il regista ha ricevuto il prestigioso premio alla carriera dal direttore del Festival, Felice Laudadio: “Questo non è uno dei tanti riconoscimenti – ha spiegato Pupi Avati visibilmente emozionato – ma rimarrà dentro di me. Questa città ha una energia speciale”.
La giornata è stata aperta dalla Masterclass di Greta Scacchi, attrice italo-australiana che ha raccontato gli aneddoti e le curiosità del suo rapporto con il grande Robert Altman: “ All’epoca di ‘I protagonisti’, nel 1992, la carriera hollywoodiana di Altman era in declino – ha spiegato durante l’incontro – non faceva film da qualche anno ma lui era comunque molto amato dagli attori. Finché una piccola produzione indipendente non gli propose l’adattamento di un libro di Michael Tolkin che ironizzava proprio sul sistema degli studios. Quando mi fu proposta la parte, io inizialmente non volevo fare il film perché temevo di restare intrappolata nello stereotipo della bella bionda che incarna l’immaginario maschile. Poi, però, lui ebbe l’idea di ribaltare le convenzioni, di fare l’opposto di quello che ci si sarebbe aspettato. Per dire: nella scena del funerale del mio compagno mi fece vestire di bianco anziché di nero, non mi chiese di piangere, anzi.”
Nel pomeriggio spazio ai Focus su Francesco Acquaroli, vincitore del premio come migliore attore non protagonista per l’interpretazione nel film di Daniele Vicari ‘Sole cuore amore’. Subito dopo Valentino Picone, Fabrizio Testini e Nicola Guaglianone, vincitori del premio per il miglior soggetto, hanno parlato del film ‘L’ora legale’.
Nel video i momenti salienti della giornata.
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