19 Aprile 2025 - Ore
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Vagabondi all’esterno, biblioteche dentro

Trasmettere attraverso i libri, diventando libri

Comunicare, condividere, trasmettere attraverso i libri, diventando libri, i libri che amiamo e che hanno segnato le nostre vite. I libri che continuano a farci compagnia, a restituirci risposte e certezze, i libri che non ci tradiscono mai, quelli che restano. Voglio raccontarvi di questo progetto bizzarro e stra-vagante oggi, l’iniziativa delle PERSONE LIBRO, una realtà presente a Bari, già da tre anni e mezzo, che continua a crescere e diffondersi, per passione e desiderio.

Chi sono le Persone Libro e cosa fanno:

L’iniziativa si rifà all’idea, presente nel romanzo di Ray Bradbury, “Fahrenheit 451”, di imparare i libri a memoria, di “farsi libro vivente” per ovviare alla loro distruzione, essendo considerato un reato leggere libri nella società totalitaria in cui è ambientato il testo. Ovviamente potrebbe sembrare provocatorio dover apprendere a memoria pagine di romanzi e poesie in un’epoca in cui i supporti che aiutano a ricordare sono innumerevoli e in sempre maggiore espansione. Tuttavia, l’idea di fondo che percorre e delinea il progetto è che imparare a memoria, per poi ‘dire’ a voce alta ciò che abbiamo memorizzato (senza recitarlo), significa rendere il testo un corpo in movimento, in evoluzione, legato all’idea della gratuità del dono e portarlo in giro: nelle piazze, nelle case private, nei teatri, nelle biblioteche, nelle scuole… E soprattutto laddove non ci siano i libri, e quindi nelle carceri, negli ospedali, … I libri sono loro! Le Persone Libro guardano negli occhi chi li ascolta perché quello che fanno è una dedica, non uno spettacolo: una relazione che si chiama “desiderio”.

Io dico… tu ascolti. Il dono reciproco di un senso.

L’iniziativa fa capo all’Associazione Donne di Carta di Roma, che promuove la lettura sul territorio a livello nazionale, e le Persone Libro sono uno strumento militante di questa promozione.
Chi vi scrive è una PERSONA LIBRO, insieme a tante altre, a un gruppo numeroso e variegato di lettrici e lettori onnivori ed entusiasti, che se vanno in giro con pagine intere stampate nella testa. Potrà capitarvi di vederle ferme in macchina a un semaforo, mentre ripetono il testo ad alta voce tra sé e sé, o concentrate in una posa assorta all’angolo di una strada. Sicuramente potrete incontrarle ogni primo mercoledì del mese a partire dalle ore venti nella nota Libreria di via Volta. Ma che genere di libri dicono? I più vari: da La Divina Commedia a Paperino, da Proust a Carducci a Shakespeare o De Luca, Mazzucco, Marrone o Ensler.

Per quanto riguarda me, tra i testi che personalmente amo e ‘dico’ più spesso come PL c’è la Signora Kirkgessner di Luigi Pintor.

L’incipit recita così:

Consiglierei una rivoluzione sentimentale…

E quella delle persone libro è davvero una rivoluzione sentimentale perché il sentimento che le pervade, che MI pervade è la PASSIONE, io faccio la persona libro per passione, perché mi piace e non di certo perché ho una buona memoria, anzi…faccio uno sforzo enorme per imparare e ricordare, per restituire un testo nella sua complessità, essenza, valore. E mi piace, perché altrimenti che vita sarebbe se non coltivassimo passioni?
Non è che noi banalmente impariamo testi e parole a memoria, noi le ruminiamo, le abitiamo, ce ne innamoriamo e le restituiamo, le consegnamo a chi vuole ascoltarci come un vero e proprio dono. Ci vestiamo di parole, ne facciamo coperta, una coperta che ci riscalda e che può riscaldare gli altri;

I testi che scegliamo diventano una carta d’identità, uno stendardo, un segno di riconoscimento, un valore in più che si aggiunge al nostro processo di conoscenza continuo. Racchiudiamo in noi una biblioteca che si arricchisce costantemente di nuovi volumi, siamo testimonianza e memoria di un bene che non vogliamo deperisca.

Quale rivoluzione sentimentale più potente?

Mi tornano in mente le parole di Albert Camus: CIO’ CHE DA’ VALORE A UN VIAGGIO E’ LA PAURA

Ricordo quanta paura ho avuto la prima volta che ho ‘detto’ i miei testi davanti a un pubblico immenso, gli occhi puntati addosso, il terrore che la memoria facesse cilecca e che l’emozione prendesse il sopravvento. Succedeva più di tre anni fa e da allora ho affrontato tantissime tappe da Persona Libro, e sempre con lo stesso spirito, quello di un gioco (non di certo una sfida) un bellissimo gioco che rilancia però una scommessa, la scommessa etica di abitare le parole che amiamo e di esserci dentro, perché non ci sarà libro a scadenza o libro deperibile finché esiste un lettore pronto a dargli voce. Per questo il viaggio continua ed è ogni volta per me un bellissimo viaggio, avventuroso e ricco di consistenza, un patto di condivisione e impegno che fa sentire partecipi di un progetto ben più ampio: quello di Fare Politica Culturale, che significa SPENDERSI, non delegare, essere in prima persona nelle cose di questo mondo, in questa modalità.

Siamo in tutta Italia già più di 500 persone che imparano testi e li portano dappertutto. Speriamo di diventare sempre di più. Questo progetto è aperto a tutte/i. Waiting for you!

© Riproduzione riservata

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