Con una conferenza stampa. l”assessore regionale al Bilancio Leonardo di Gioia ha presentato la delibera di giunta approvata ieri per distribuire le quote liberate dal patto di stabilità.
“In Puglia – ha detto – il bilancio continua ad essere virtuoso, ma costretto a un saldo più basso del necessario per cassa e competenza: la fotografia risale al 2005 e limita drasticamente la nostra capacità di impegno e di spesa.
Il bilancio è in equilibrio e con la delibera di ieri siamo stati in grado di individuare settori prioritari per la spesa. Lo scorso luglio abbiamo iniziato il monitoraggio semestrale del patto, per capire come comportarci con i fondi comunitari e per le direttive per le quote libere dal patto.
Ieri abbiamo sancito – per scelta politica – che nel 2013 il patto di stabilità sarà completamente rispettato, nonostante i vincoli troppo stringenti. Per l’anno a venire dunque non avremo le cosiddette minisanzioni, come il divieto di assunzioni e non avremo alcuna problematicità per negoziare nuovi spazi di patto ai tavoli romani con il governo”.
“Conserveremo l’utilizzo massimo del cofinanziamento dei fondi comunitari per 600 milioni di euro. La cosiddetta manovra di ieri nei fatti consiste nella liberazione di nuovi spazi di patto grazie anche alla nettizzazione dei fondi per il trasporto pubblico locale ottenuta ai tavoli romani”.
“Il totale della delibera di ieri è di circa 140 milioni di euro da liquidare nei prossimi due mesi. Ci saranno ad esempio 15 milioni per i contributi agli affitti da destinare ai comuni, 14 milioni per trasporti regionali, 7,8 per i trasporti provinciali, 10,5 per Aeroporti di Puglia e promozione Ryanair, 8,3 per il diritto allo studio per i comuni, 7,6 per le borse di studio Edisu, 40 milioni per i settori regionali, 6 milioni per la pulizia dei canali, 2 milioni per la calamità naturale di Statte. Abbiamo scelto priorità qualificanti, allineando quello che c’è scritto nel Bilancio con quello che si può spendere e pagare”.
“Non siamo in condizione – ha detto di Gioia – di aderire al patto di stabilità verticale, a causa delle norme nazionali che ce lo vietano. Siamo schierati in questa battaglia con i Comuni che ce lo chiedono, rispetto al governo nazionale che lo vieta”.
Riguardo le polemiche sollevate da alcune associazioni come l’Agis, di Gioia ha specificato che “capisco i toni con cui alcune associazioni si sono fatte sentire: tutti hanno diritto che vengano liquidate le spettanze. Ora siamo in grado di dare disponibilità ai settori regionali di liquidare e adempiere alle obbligazioni giuridicamente valide e quindi anche alle imprese di spettacolo che in Puglia sono sviluppate e importanti e che vantano circa 4 milioni di euro di crediti. Ma come assessore io posso stabilire il quadro per le procedure, il resto attiene alle competenze dei dirigenti che pagheranno chi è legittimato in base alle regole e alle priorità che ci siamo dati”.
“Il problema – ha concluso – è che il patto di stabilità non può diventare tema per denunciare la presunta disamministrazione. Il patto per noi è fonte di difficoltà per la macchina che potrebbe andare a velocità differente se non ci fosse”.
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