I fatti risalgono a Marzo scorso. I Carabinieri di Taranto hanno individuato e arrestato gli autori del tentato omicidio di due ragazzi di 24 e 25 anni. Tutto ebbe inizio in discoteca quando, due trentenni del quartiere Japigi a di Bari si avvicinarono ai ragazzi più giovani strattonando la maglietta di uno di questi, i più piccoli, impauriti, ai affrettarono ad allontanarsi dalla discoteca di Castellaneta ma furono raggiunti dai malviventi che dopo averli speronati, sono stati raggiunti da corpi di arma da fuoco. Uno dei due ragazzi, colpito ripetutamente dai proiettili, ha rportato una invalidità permanente. Al momento dell’accaduto, i militari non riuscirono ad individuare i responsabili ma voci di corridoio avevano informato che potessero provenire dal quartiere japigia di Bari, così, dopo sei mesi di indagini anche attraverso le immagini di videosorveglianza, sono riusciti a raggiungere i responsabili e arrestarli. Uno dei due, tre giorni dopo l’episodio portò a riparare la Tiguan usata per l’inseguimento e lo speronamento per cancellare il graffio dalla carrozzeria e nascosta in un magazzino al quartiere Jaipigia. Il suo proprietario, Ferruccio Marino, si era costruito anche un bunker nel sottoscala per non farsi trovare in casa ma non aveva fatto i conti col fiuto di un cane dell’unità cinofila che ha condotto i militari nel suo covo ieri notte. I militari sono riusciti a localizzare Marino, che già nei giorni successivi all’aggressione si era reso irreperibile (perché ipotizzava che la sua vettura, alla quale aveva fatto frettolosamente riparare il tratto di paraurti con cui aveva speronato la Yaris, fosse stata individuata) nel covo che aveva ricavato chiudendo un vano tecnico del piano terra della palazzina di via Appulo in cui risiede. Evidentemente, pensava chi i carabinieri sarebbero andati a cercarlo a casa. Il covo, un miniappartamento completamente abusivo, era arredato di tutto punto e munito di televisore, divano e altri confort. Individuato dal fiuto dei cani, è stato catturato dai militari dopo l’irruzione da una piccola finestra.
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