I Carabinieri della Compagnia di Andria hanno eseguito un fermo nei confronti di 4 pregiudicati georgiani A.R. 39enne, D.L. 37enne, B.Z., 45enne, D.N. 39enne, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed ai furti in appartamento.
La banda era solita ripulire gli appartamenti con lo stesso modus operandi: lasciavano un pezzetto di plastica fluorescente sotto la porta della casa presa di mira, se nel corso del successivo sopralluogo non risultava spostato, era il segno che nella casa non c’era nessuno. I colpi venivano messi a segno prevalentemente di notte, tra l’una e trenta e le due, quasi sempre in appartamenti in condominio.
Le indagini hanno preso avvio da alcuni furti avvenuti nel gennaio 2019 a Minervino e Spinazzola, nella Bat. Ma secondo quanto emerso dalle indagini, diversi sarebbero i colpi – riusciti e tentati – della banda, oltre che nella Bat anche in provincia di Bari (tra questi un furto avvenuto a Gioia del Colle lo scorso 6 luglio), a Potenza e anche in Calabria. Proprio a Potenza, nei giorni scorsi, sono stati fermati due presunti componenti della banda: qui infatti i carabinieri di Andria, supportati da quelli del Comando Provinciale di Potenza, hanno un’autovettura con a bordo i due nel centro lucano, pronti ad entrare in azione, mentre gli altri due complici sono stati bloccati nei pressi della loro abitazione, a Bari, mentre stavano partendo per raggiungere i due sodali a Potenza.
L’immediata perquisizione personale e domiciliare dell’abitazione di Bari, ha consentito il recupero di refurtiva consistente in numerosi monili in oro, orologi e valuta estera, per un valore complessivo di circa diecimila euro. Rinvenuti anche un estrattore di cilindretti per serrature di porte di abitazione, due piastrine metalliche a forma di serratura, una lima, chiavi blindate, nonché numerosi cellulari di vecchia generazione ed un telefono cellulare iphone 5. Sulle rapine e furti in abitazione avvenuti a Minervino Murge ed a Spinazzola, così come su altri analoghi delitti consumati con lo stesso “modus operandi” avvenuti nelle zone sopra citate, sono ancora in corso indagini da parte dei Carabinieri volte a comprovare le dirette responsabilità degli arrestati.
I quattro cittadini stranieri, che per il loro operare notturno sono stati definiti “i quattro della compieta”, sono stati reclusi presso la Casa Circondariale di Trani. I fermi di indiziati di delitto sono stati poi tutti convalidati dal GIP del Tribunale di Trani, confermando così l’impianto accusatorio e la custodia cautelare in carcere.
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