Questo pomeriggio, alle ore 18, i parlamentari e senatori neoeletti si ritroveranno per la prima volta nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama. Partiranno così le votazioni per eleggere i presidenti di Camera e Senato. Le sedute saranno presiedute da Roberto Giachetti (Pd) e dal senatore a vita Giorgio Napolitano, rispettivamente il senatore più anziano d’età e il più anziano dei vicepresidenti della Camera rieletti della scorsa legislatura.
Al momento nessun accordo sui nomi, saltate le prove d’intesa tra Movimento 5 Stelle e Lega. Pd e centrodestra sono sempre più orientati verso scheda bianca. Intanto Salvini, leader leghista, ha ribadito la disponibilità a “riconoscere ai 5 Stelle la presidenza di una delle due Camere”.
Procedure di voto
Alla Camera la votazione avviene in modo segreto. Nella prima votazione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti dell’Assemblea, ovvero 420 voti. Per il secondo e terzo scrutinio il regolamento di Montecitorio prescrive che il quorum si abbassi ai due terzi dei votanti, contando anche le schede bianche. Per gli eventuali scrutini successivi, da sabato, è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti, contando pure in questo caso anche le schede bianche.
Al Senato la votazione avviene ugualmente a scrutinio segreto, ma il sistema prevede l’elezione del presidente entro la quarta votazione. Si parte dalla maggioranza assoluta del primo scrutinio (161 voti) fino ad arrivare ad un ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero dei voti nel precedente scrutinio.
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