Un antico gioiello nel cuore della città vecchia ospiterà i nuovi uffici della Fondazione Petruzzelli. Sono terminati gli interventi di restauro di Palazzo San Michele, la struttura ceduta sei anni fa dal comune di Bari alla Fondazione. Gli interventi, costati 4 milioni e 900 mila euro, hanno permesso di rimuovere le numerose superfetazioni novecentesche che avevano annullato i valori figurativi della fase settecentesca realizzata dall’architetto Giuseppe Sforza. Oltre agli uffici della Fondazione, il Palazzo ospiterà uno spazio espositivo destinato all’organizzazione di eventi culturali. I cittadini potranno anche ammirare il “Percorso Medievale” all’interno della struttura.
Il complesso di San Michele sorse nella prima metà del XVIII secolo sul luogo della chiesa e del monastero di San Benedetto, attestati nei documenti a partire dal 979. Nel 1737 la congregazione dei Celestini acquistò il complesso monastico benedettino e costruì un nuovo edificio di tre livelli consacrato nel
Il Palazzo sarà aperto al pubblico sabato 25 e domenica 26 marzo grazie all’iniziativa della delegazione FAI di Bari. Sono in programma le visite guidate dagli apprendisti ciceroni del Liceo Scientifico Fermi, del liceo linguistico Marco Polo, dell’IISS “Gorjux” – Tridente-Vivante, dell’ISS “De Nittis- Pascali”, del liceo Cartesio di Triggiano e dell’IISS “Alpi Montale di Rutigliano” e saranno disponibili anche in lingua inglese, francese, tedesco e albanese.
“Questo è un momento importante – ha spiegato il sindaco Decaro – la Fondazione si trasferisce in questo immobile che ha una valenza ancor più importante rispetto al ‘tempio della bellezza’ del teatro Petruzzelli. Questa è una struttura bellissima, un luogo simbolico che ha anche una valenza religiosa perché all’interno di queste mura sono state custodite le spoglie di San Nicola. Lo spostamento degli uffici ha permesso di risparmiare 80 mila euro grazie all’eliminazione dei fitti passivi, quindi di rafforzare il bilancio della Fondazione”.
“È una giornata storica – ha aggiunto Massimo Biscardi, sovrintendente della Fondazione Petruzzelli – per due motivi: sia perché la città riacquisisce un palazzo storico, restaurato in maniera formidabile, e soprattutto perché la Fondazione Petruzzelli ha finalmente una sua casa. Il piano terreno sarà sempre aperto al pubblico, mentre a quello superiore ci saranno i nostri uffici. Credo che questo sia un simbolo di comunanza della Fondazione con la città. Adesso si volta pagina, i periodi di sofferenza sono terminati. Dobbiamo pensare al futuro con più ottimismo”.
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