“Ho chiesto al Ministro dell’Ambiente di fare chiarezza sulla questione relativa al presunto inquinamento dell’invaso artificiale del Pertusillo, punto di approvvigionamento dell’acqua ad uso irriguo, potabile e idroelettrico per le regioni Puglia e Basilicata”.
È quando dichiarato dall’on. Salvatore Matarrese che ha partecipato al question time in Aula alla Camera dei Deputati.
“Le analisi condotte dall’ARPAB – continua l’on. Matarrese – evidenziano che la contaminazione da idrocarburi dovuta alla fuoriuscita accidentale da uno dei serbatoi di stoccaggio del greggio del COVA di Eni non è stata riscontrata al di fuori del perimetro del COVA stesso. Sono state comunque avviate le attività di messa in sicurezza d’emergenza. Il Ministero ha acquisito anche i rapporti dell’Ente Parco Nazionale al quale la Regione Basilicata ha affidato l’incarico per il controllo degli affluenti dell’invaso del Pertusillo e quindi dello stato di salute delle acque del lago”.
“L’attività di monitoraggio e di controllo dell’Ente Parco – aggiunge – di concerto con le Autorità preposte, sono volte a prevenire ed eventualmente a reprimere fenomeni di sversamenti illeciti nel lago. Dagli esiti dei controlli effettuati a febbraio scorso non sono emerse alterazioni dell’ecosistema. In ogni caso, permane per i cittadini una situazione di incertezza dovuta ad analisi eseguite da privati che portano a risultati opposti rispetto a quelle eseguite dagli Enti competenti”.
“Sussiste una estesa macchia scura nelle acque dell’invaso- conclude – e sarebbe il caso di porre in essere un compiuto piano di indagine che affronti la problematica nella sua interezza e possibilmente in contraddittorio tra le parti interessate e con un coordinamento del Ministero competente”:
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