Nessun contributo libero, anzi. La Fai (Fondo Ambiente Italiano) ha messo a disposizione dei cittadini di tutta Italia più di 780 monumenti da visitare durante le domeniche di primavera. Proprio il sito dell’associazione parla di “visite a contributo libero”, anche se a Bari non è stato così. Gli amanti dell’arte che sono andati a visitare il museo archeologico Santa Scolastica sono stati costretti da alcuni addetti dell’organizzazione a pagare 5 euro: “A me ed al mio gruppo – scrive Vincenzo – un addetto dell’organizzazione ci ha comunicato che “diversamente da quanto sapevamo si poteva entrare solo se pagavano 5 euro a testa. Altrimenti potevamo anche andarcene”. Sono tantissime le lamentele dei visitatori, che si sono rivolti alla direzione della Fai tramite telefono o mail. A fine giornata sono intervenuti i carabinieri, preoccupati dal gran numero di segnalazioni arrivate. Intanto la Fai ha risposto che si tratta dell’unico caso anomalo in Italia. Una bella giornata rovinata da chi vuole speculare anche sulla cultura.
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