“Ho ricevuto la notizia degli arresti questa mattina e mi sono molto emozionata. Mi sono venute le lacrime agli occhi”. Non nasconde l’emozione Enrica Simonetti, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, commentando la cattura dei presunti sei aguzzini associati alla morte di Paola Clemente, bracciante stroncata da un infarto mentre lavorava all’acinellatura dell’uva in un tendone nelle campagne di Andria.
Enrica Simonetti è l’autrice del libro “Morire come schiavi. La storia di Paola Clemente nell’inferno del caporalato” edito da Imprimatur. La giornalista è partita dalla morte della bracciante avvenuta nel luglio 2015 affrontando un viaggio “in the fields”, percorrendo le campagne pugliesi e delle altre regioni meridionali e raccontando le storie delle persone costrette a condizioni di lavoro stremanti per pochi euro l’ora: “Questo viaggio mi ha permesso di raccontare storie in cui il caporale non ha più la coppola in testa ma è una agenzia interinale – spiega la giornalista –. La storia di Paola mi ha colpito molto: le lacrime di suo marito che continua a rimproverarsi di non averla fermata mentre andava a lavorare nei campi, il calendario presente in casa, quello utilizzato per segnare le sue tappe, la corsa nella notte per raggiungere San Giorgio Jonico. Questa era la vita di Paola, tutto per tre euro all’ora”.
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