A seguito dello scandalo emissioni dei motori diesel in USA, il titolo Volkswagen è crollato in Borsa, registrando nella giornata di ieri, da quanto emerso da notizie diffuse dai media, un – 20%.
La vicenda che vede protagonista il colosso tedesco, oltre ad un danno all’ambiente ed alla salute, provoca, indubbiamente, un danno anche per i possessori di titoli del gruppo Volkswagen che nel giro di poche ore hanno subito un crollo verticale del valore degli stessi, con conseguente perdita economica. Il rischio è che il valore del titolo possa scendere ancora, anche a seguito delle prevedibili multe e cause di risarcimento danni da parte degli acquirenti statunitensi, nonché perdite di quote di mercato per il danno di immagine subito.
Pertanto, oltre agli acquirenti che hanno comprato un bene con caratteristiche diverse da quelle promesse, anche i risparmiatori hanno subito un danno.
La Confconsumatori, forte dell’esperienza ultradecennale in materia di “Risparmio Tradito” è già al lavoro per valutare se vi sono gli estremi per tutelare sia gli acquirenti (laddove dalle indagini dovesse risultare che anche sulle auto vendute in Italia sia stato effettivamente montato il software civetta) che i risparmiatori, in questa triste vicenda.
“Non appena appreso del riscontrato, e confermato dallo stesso gruppo Volkswagen, comportamento posto in essere in violazione di norme specifiche in materia di emissione dal quale è scaturito un crollo del titolo in borsa, come Associazione abbiamo cominciato ad analizzare nel dettaglio la vicenda – afferma l’avv. Emilio Graziuso, componente del Consiglio Direttivo Nazionale della Confconsumatori – Saremo, quindi, come in passato, al fianco dei risparmiatori con azioni concrete volte ad esaminare la specifica posizione degli stessi ed a valutare, con i nostri esperti, la possibilità di ottenere il risarcimento del danno subito”
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