Appena messo piede a Bari, Giorgia Meloni passa all’incasso la mossa dei suoi e del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia nel capoluogo, Filippo Melchiorre, che aveva denunciato nei giorni scorsi presunti episodi di voto di scambio con elettori ricompensati apparentemente come rappresentanti di lista (pratica regolare) ma che in realtà riceverebbero i compensi in cambio della promessa di voto o pacchetti di voto. La procura di Bari è al lavoro specie dopo un servizio del Tg Norba che avrebbe messo in luce questa pratica nel comitato della candidata PD Anita Maurodinoia. Tutto, ovviamente, è da verificare.
“È la grande contraddizione della sinistra italiana – spiega la Meloni – che da una parte con Renzi vota un disegno di legge anticorruzione e dall’altra presenta esponenti di centrosinistra che offrono soldi in cambio di voti”.
Giorgia Meloni tra oggi e domani è in Puglia per sostenere il suo partito alle Regionali del 31 maggio accompagnata dal coordinatore regionale di Fdi, Marcello Gemmato (capolista nel Barese). Domani sarà in Salento, la terra di Adriana Poli Bortone, la donna di Fratelli d’Italia all’improvviso candidata da Forza Italia e Salvini alla presidenza della Regione e per questo sospesa dal partito. “Siamo sempre più convinti – risponde la Meloni, sollecitata sul caso Poli – che invece la candidatura di Francesco Schittulli sia la migliore e lo dimostrano le dichiarazioni di giubilo di Michele Emiliano (il candidato del centrosinistra) verso la Poli Bortone”.
“Tutto questo – tuona l’ex ministra della Gioventù- fa parte dell’accordo del Nazareno tra Renzi e Berlusconi”.
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