La lettera, scritta con un normografo e firmata ‘Falange armata 17 novembre’, era inserita in una busta gialla di tipo commerciale, ed è stata recapitata nella sede del movimento che si trova in una strada del centro di Bari.
‘Non intendo strumentalizzare la lettera minatoria giunta al mio Laboratorio di arte politica’, ha detto Paccione secondo cui ‘potrebbe trattarsi di un semplice mitomane o di una una reale minaccia’. ‘Nel dubbio – ha precisato – abbiamo sporto denuncia alla Digos’. ‘In ogni caso – ha concluso – anche se si trattasse di una minaccia reale, il nostro movimento non ne sarebbe intimidito perchè le idee e i contenuti che sostengono il nostro progetto politico non possono essere attinti dalla palude della violenza estremistica’.
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