16 Ottobre 2024 - Ore
Politica

Elezioni regionali: Cesare Veronico appoggerà Michele Emiliano

Il presidente del Parco dell'Alta Murgia: 'rinuncio a indennità, poteri e strumenti del parco fino a fine elezioni'

“Benché la legge non mi inibisca di esercitare il mio ruolo di Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, farò solo ordinaria amministrazione, non disponendo l’Ente di un consiglio direttivo o di un vicepresidente”.
Cesare Veronico ha annunciato questa mattina la sua candidatura alle prossime elezioni per il Consiglio Regionale pugliese nella lista La Puglia con Emiliano per Michele Emiliano Presidente.
La conferenza stampa è stata aperta da Michele Emiliano che ha ricordato le esperienze politiche condivise: “Sono amico di Cesare da una vita ed è stato tra i primi, nel 2003, a credere che io potessi diventare Sindaco, spingendomi verso questa scelta. È stato il capogruppo della Lista Emiliano per Bari ed è ‘recidivo’: insiste col suo indirizzo politico tutto particolare, partito dalla militanza nei Verdi e proseguito negli anni. Cesare è sempre stato un passo a lato rispetto al solito modo di fare politica e di concepire la militanza, rischia il tutto per tutto sulle nuvole della libertà dicendo e facendo ciò che pensa con garbo e ‘baresità’. Sia come Assessore che come presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha vissuto i suoi mandati con uno spirito innovativo che spero possa caratterizzare anche altri amministratori. Apprezzo il suo strano modo di fare politica pensando, immaginando e realizzando le cose che ha in mente. Se la Puglia eleggesse Cesare, sarebbe una fortuna: è l’incarnazione del mio programma politico, basato sul perseguimento di una lunga vita felice, sullo sviluppo sostenibile, su un ambientalismo che non dice no ma non cede ai ricatti occupazionali quando si parla di Ilva o di Tap. Ho fatto un’eccezione nel presentarlo, ho chiesto io a Cesare di essere qui: al di là del valore dell’uomo, che conosco personalmente, dobbiamo molto alla sua attività, dalla battaglia per il Parco dell’Alta Murgia, che forse non sarebbe mai nato senza il suo contributo, alle battaglie sulla Fibronit e su grandi questioni ambientali. Cesare è stato protagonista di un fenomeno politico che è nato nel 2003 qui a Bari e ha fatto cose che nessuno ha mai fatto in materia urbanistica, in materia ambientale, in materia di qualità della vita. Cesare nella sostanza è un uomo che sono sempre stato onorato di avere al mio fianco”.
A seguire, è intervenuto Cesare Veronico che ha raccontato l’esperienza politica condivisa con Emiliano: “Siamo stati insieme nella sua prima ‘battaglia’ politica nel 2004, abbiamo proseguito con la sua rielezione a Sindaco di Bari nel 2009 e non potevo perdermi questa sfida. Le cose si fanno perché ci si crede e io credo che parlare di determinati argomenti sia importante e la politica non può essere fatta solo sui posizionamenti o sui numeri. Parlare di economia verde, di ambiente, di bellezza stuzzica la mia fantasia: l’idea di estendere al territorio regionale il processo virtuoso avviato nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, la possibilità di affrontare e risolvere problemi come quello dell’Ilva o della xylella evitando di cedere ai ricatti o di agire con superficialità. La nostra deve essere la regione della bellezza: abbiamo promosso con Michele, anni fa, la prima legge nazionale sulla bellezza. Possiamo estendere quel concetto su scala regionale, valorizzando le aree interne, tutelando il paesaggio e la cultura del nostro intero territorio e investendo su un turismo sostenibile. La cosa che più mi preme è comunicare che, benché la legge non mi inibisca di arrivare fino alla fine delle elezioni esercitando il mio ruolo di Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ho deciso di abbandonare i poteri discrezionali di presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, di non utilizzarne gli strumenti e di rinunciare all’indennità fino al termine del periodo elettorale, destinando quei fondi in beneficienza. Farò soltanto l’ordinaria amministrazione, non disponendo l’Ente di un consiglio direttivo o di un vicepresidente e sapendo di poter contare su un personale in grado di gestire egregiamente tutte le attività in corso. Non voglio che il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, sul quale ho investito sul piano professionale ed emotivo e che il lavoro svolto dalla gente che ha reso il Parco un laboratorio degno di nota a livello nazionale, sia minimamente sfiorato da pettegolezzi che possano creare imbarazzo. Potrò parlare a testa alta, insieme a lui, dei nostri argomenti. Michele dice le cose che io penso e lo sosterrò in questa battaglia, naturalmente”.

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