18 Aprile 2024 - Ore
Cronaca

Caso Scazzi, depistaggi durante il processo: 11 condanne, quattro anni per Michele Misseri

La pena più alta è stata comminata, per le ipotesi di false informazioni al pm e falsa testimonianza alla Corte d'Assise, a Ivano Russo

Il giudice monocratico del Tribunale di Taranto Loredana Galasso ha condannato 11 imputati nel processo bis per depistaggi legato all’inchiesta sull’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010. Sono stati inflitti 4 anni di reclusione a Michele Misseri (lo zio di Sarah, condannato nel processo principale in via definitiva a 8 anni di carcere per soppressione di cadavere) che rispondeva di autocalunnia perché si autoaccusò dell’omicidio di Sarah. La pena più alta – 5 anni di reclusione – è stata comminata, per le ipotesi di false informazioni al pm e falsa testimonianza alla Corte d’Assise, a Ivano Russo, il giovane di Avetrana che sarebbe stato conteso da Sabrina Misseri (condannata con sentenza passata in giudicato all’ergastolo per l’omicidio con sua madre Cosima Serrano) e la cugina Sarah.
   

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