Finalmente gli Italiani hanno compreso che cambiare abitudini alimentari migliora il loro rapporto con il cibo e soprattutto rappresenta anche un generoso risparmio per i loro portafogli.
Lo dice una ricerca del Ministero dell’Ambiente e di Waste Watcher
Proprio così, a proposito di avanzi di cibo, siamo diventati meno spreconi e forse anche un po’ più generosi. È infatti dimezzata in un anno la quantità di cibo che gettiamo via dalle nostre case, mentre grazie alla nuova legge approvata a settembre del 2016 -che facilita le donazioni da parte della grande distribuzione- queste sono cresciute del 21,4 %. Insomma il “Banco alimentare” funziona e dà soddisfazioni.
Dunque lo spreco alimentare scende, pesa 85 kg annui e determina comunque una perdita economica di 250 euro a famiglia.
È conto alla rovescia per la “V Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare”, in calendario il prossimo 5 febbraio. Ideata ed istituita dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e Università di Bologna – Distal, su progetto a cura dell’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market.
La Giornata venne celebrata per la prima volta il 5 febbraio 2014 con la convocazione degli Stati Generali della filiera agroalimentare in Italia. Da allora è l’occasione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di agire d’anticipo, prevenendo la formazione e proliferazione dello spreco prim’ancora che valutandone il recupero: una policy determinante anche e soprattutto per la salute del pianeta.
Anche in Puglia sono previste manifestazioni per la prevenzione dello spreco alimentare.