“Non avrai pace Salvini, fino a che io sarò presidente di questa Regione, ti inseguirò con le parole, ovunque”. Lo ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, aprendo a Bari la campagna elettorale per le Regionali del 2020, rispondendo all’ex ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri da piazza San Giovanni ha citato esplicitamente il governatore pugliese chiedendo di mandarlo a casa. Oggi Emiliano lo definisce “energumeno in mutande su una spiaggia”.
“Non è mai successo in natura – ha aggiunto Emiliano – che uno, bevendo mojito e insultando la gente, possa migliorare la qualità della vita delle persone, tanto più del Mezzogiorno, cioè di quelli che fino a qualche settimana fa considerava dei puzzolenti”. “A me va benissimo che uno sia di centrodestra se lavora con noi condividendo il nostro programma, – ha concluso – ma non mi sta bene se da una sede esca con l’idea di menare qualcuno. Quello si chiama fascismo e noi siamo antifascisti”.
“In Puglia – ha aggiunto poi Emiliano parlando del M5S – sia chiaro, con quelli che prima dicevano una cosa e poi ne fanno un’altra, noi la maggioranza almeno al primo turno non la faremo mai, se non ci chiedono scusa di tutte le cose che hanno detto contro di noi, per poi rimangiarsi tutto”. “Avevano detto che avrebbero spostato il Tap e noi siamo rimasti con il cerino in mano; avevano detto che avrebbero chiuso l’Ilva e non hanno avuto la forza di farlo e non vogliono neanche aiutarci a decarbonizzarla. Con gente così, – ha detto Emiliano – che non rimedita sulle fesserie che ha detto, al Governo non ci vado, e noi vinciamo le elezioni anche senza di loro. Li travolgeremo, travolgeremo le chiacchiere e le infamità che vanno raccontando”.
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