Avrebbero espresso simpatia verso le barbarie compiute dall’Isis. Due salentini sono finiti nel mirino della Digos dopo alcuni post sospetti pubblicati su Facebook. Per ora non sono indagati, ma entrambi sono sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori. La legge antiterrorismo varata lo scorso aprile ha infatti aumentato i controlli delle forze dell’ordine sul web, prevedendo pene severe per chi diffonde o appoggia ideologie terroristiche. L’azione è partita per contrastare l’arruolamento dei combattenti stranieri nell’Isis. Questi sono i primi due casi individuati in Puglia, anche se fino ad ora non esiste nessuna possibilità che i due salentini possano essere in contatto con il gruppo terroristico capeggiato da Abu Bakr al-Baghdadi.
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