Il territorio considerato come luogo di cura attraverso il contributo della cooperazione sociale, chiamata a svolgere un ruolo di primo piano per il miglioramento dell’assistenza socio-sanitaria. L’argomento è stato affrontato alla Fiera del Levante nel corso dell’incontro dal titolo “Innovazione e integrazione socio-sanitaria” tenutosi presso il padiglione 152 della Regione Puglia e al quale ha partecipato l’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro.
Le cooperative in Puglia stanno tentando di occupare uno spazio all’interno del quale recuperare, attraverso l’individuazione di percorsi innovativi, i valori autentici della cooperazione, partendo dall’analisi dei bisogni e dalle campagne di ascolto. I servizi socio-assistenziali di prossimità, condivisi con le Aziende sanitarie locali, sono stati indicati come modelli organizzativi in grado di facilitare e offrire maggiore accessibilità ai servizi assistenziali socio-sanitari.
La Puglia, sotto questo aspetto, può svolgere un ruolo di primo piano nel panorama nazionale a condizione che, a livello istituzionale, si sia in grado di realizzare una regia unica in grado di riscrivere le regole della cooperazione e agevolare l’accesso al sistema assistenziale attraverso la realizzazione di una rete di consorzi territoriali e il potenziamento dei consorzi di assistenza primaria (CAP).
Maggiore rigore dovrà essere richiesto nelle fasi di accesso, verifica e controllo in termini di valutazione, efficienza ed efficacia dei servizi. L’orizzonte della cooperazione sociale punta alla creazione di cooperative di comunità, composte da assistiti e assistenti e il cittadino, nell’ambito di un più moderno ed evoluto sistema mutualistico, diventa portatore di diritti.
Per far questo occorrerà riscrivere le regole e la Puglia ha già cominciato a farlo.
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