All’inizio la posizione era quella di chi è contrario per partito preso. Poi la dottoressa Antonella Chiechi, medico chirurgo specialista in endocrinologia, anche grazie alle pressioni di un amico, ha iniziato a documentarsi sui valori nutrizionali dei semi di canapa e dell’olio in particolare e la diffidenza ha lasciato il posto prima alla curiosità e poi alla voglia di raccontare, in esclusiva per Cannabisterapeutica.info e Dolce Vita, tutti le “stupefacenti” proprietà di questo prodotto naturale. Come ha cambiato idea? Dopo essermi documentata in merito, ma soprattutto dopo averlo utilizzato su di me e sui miei familiari. E cosa ha scoperto? Che l’olio di canapa da molti benefici rispetto a qualsiasi olio comunemente utilizzato in cucina, anche rispetto all’olio extravergine di oliva. Se assunto con continuità migliora il metabolismo basale, aiuta a rafforzare il sistema immunitario e indirettamente (in quanto non è un farmaco) a combattere alcune patologie infiammatorie del sistema respiratorio: in generale fortifica contro gli stimoli aggressivi che possono arrivare dall’esterno. Nel mio lavoro lo consiglio ai pazienti che hanno problemi con il colesterolo alto. Nei casi lievi, dove non ci sono particolari patologie associate, il colesterolo si abbassa dopo alcuni mesi di somministrazione. Inoltre può essere usato anche localmente come un unguento antinfiammatorio in caso di arrossamenti cutanei, basta applicarlo localmente e massaggiare la parte interessata. Insomma è un vero prodigio? E’ stato dimostrato che la somministrazione quotidiana di olio di canapa abbassa i livelli nel sangue di colesterolo e trigliceridi, oltre ad avere un’importante funzione protettiva sul cuore dopo un danno, ad esempio un infarto. A chi lo consiglia? A tutti. Per tutte le sue proprietà, come la proporzione ideale di grassi Omega-3 e Omega-6 presenti, può essere considerato un “vaccino” nutrizionale, nel senso che ha tutti i benefici di un alimento protettivo se inserito nella dieta quotidiana. Come va assunto? L’ideale è un cucchiaino al giorno, assunto la mattina, a stomaco vuoto. Se si deve “aggredire” un problema come ad esempio il colesterolo alto, o rafforzare il sistema immunitario, per un mese si può prenderne un cucchiaio grande per poi tornare al cucchiaino. Si può consumare comunque anche sul pane o per condire gli alimenti: il sapore nocciolato lo rende delicato e gradevole al palato.