Dedicata ai migranti, uomini, donne , bambini, morti annegati a 45 miglia da Tripoli.
– Mamma, dove siamo?
– Figlio, in alto mare.
– Mamma, perché fuggiamo?
– Figlio, non ti preoccupare. Non soffrirai più la fame.
Nessuna tortura, nessuna guerra.
Approderemo in una nuova terra.
Lì non ci sono campi di detenzione,
né tutti gli orrori della nostra nazione.
Nessuno potrà farci alcun male,
né metterci sulle ferite il sale.
Queste cicatrici si chiuderanno,
e lievi segni ne resteranno,
per ricordare il nostro passato,
così terribile, così sventurato.
– Io vedo ancora mio padre,
appeso per il collo, con gli altri prigionieri.
E’ terribile, madre!
Questa immagine è più forte di tutti i miei pensieri.
– Tuo padre è stato ucciso senza una ragione,
la sorte di chi è povero è l’impiccagione.
– Mamma, perché le persone si uccidono fra loro?
– Per follia, per potere, per il petrolio, per l’oro.
– Ma un uomo che uccide un altro uomo
dentro di sé chiederà perdono?
– Non lo so figlio. La pietà sembra lontana
dalla nostra terra africana.
– E dove andiamo esiste la pietà?
– Certo, l’Italia è una culla di civiltà,
di cultura, di generosità.
– Non riesco a immaginare…
Quindi potrò anche giocare?
– Potrai giocare e studiare,
potrai vivere e dimenticare.
– Voglio studiare per diventare un dottore.
Il dottore di tutti i bambini.
– Ormai siamo lontani da quegli assassini.
Tra poche ore saremo nel porto
E non subiremo più alcun torto.
– Mamma, ho freddo, comincio a tremare.
– Figlio siamo nel mezzo del mare.
– Mamma, questo gommone sa navigare?
– Che cosa succede? Cosa possiamo fare?
– Mamma, stiamo per affondare!
– Figlio, aggrappati a me, non temere!
– Mamma, ti prego, ho tanta paura!
– Canta con me, mia creatura:
“Ninna Nanna in Africa,
il bambino canterà
se l’amore porterai
il deserto fiorirà.”
E se la morte arriverà
Lei con te qui canterà
Ninna Nanna in Africa
Ninna Nanna
Ninna Nanna
Ninna Nanna
– Mamma!
(Silenzio)
MG Pani
19 gennaio 2019
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