Un’emozione indescrivibile. È il sentimento comune dei 194 lavoratori ex Om Carelli che in queste ore stanno firmando le lettere di assunzioni dopo l’accordo sottoscritto ieri tra la TUA Industries e le istituzioni pugliesi.
“Ieri eravamo al ministero – commenta Antonio Patruno, uno degli operai che domani firmerà il contratto – abbiamo vissuto una giornata emozionante. Dopo tante trattative fallite, questa volta la riconversione si è concretizzata. Non è stato facile, anche ieri ci sono stati dei momenti di difficoltà per alcuni dettagli da limare. Tuttavia la trattativa è andata in porto, il presidente Michele Emiliano e Leo Caroli ci hanno abbracciati, erano contenti quanto noi”.
Durante la riunione andata in scena ieri al ministero dello Sviluppo economico c’erano anche i vertici della Tua Industries, la società che produrrà veicoli elettrici: “Siamo nelle mani di persone competenti – spiega l’ex lavoratore Om – adesso il progetto sta prendendo forma grazie ad alcuni figure importanti nel settore dell’automotive. Abbiamo una struttura industriale importante. Anche il ministero e Invitalia credono molto in questo progetto”.
Adesso per l’ex stabilimento parte un lungo percorso: da gennaio comincerà la ristrutturazione del capannone, mentre nei prossimi mesi dovrebbero partire i corsi formativi per i lavoratori. La produzione comincerà negli ultimi mesi del
Dopo un calvario durato ben cinque anni, i dipendenti della ex multinazionale leader nel settore dei carrelli possono tirare un sospiro di sollievo: “Io non sono sposato – aggiunge Antonio – ma posso dire di aver vissuto un incubo. In questi anni avrei voluto sposare la mia ragazza, comprare casa. Tutto questo non è stato possibile, il tempo è trascorso tra trattative fallite e false speranze. Sono stati cinque anni che non auguro a nessuno, la chiusura dello stabilimento è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Oggi ho ritrovato la dignità che avevo perso. Io e i miei colleghi ringraziamo tutti quelli che ci hanno supportato, dai sindacati ai personaggi dello spettacolo che hanno sempre mantenuto i riflettori accesi sulla nostra vertenza. Un pensiero anche ai colleghi che ci hanno lasciato prematuramente: Vincenzo, Angelo, Vito, Matteo e Giuseppe”.
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