Un sit-in davanti a Palazzo di città per chiedere risposte sul destino del centro ludico ‘Melo’ del quartiere Libertà. L’iniziativa è stata organizzata questa mattina dai genitori dei bambini che frequentano la struttura, preoccupati per la mancanza di certezze in vista del prossimo anno scolastico.
Il centro è stato realizzato nel 2016 attraverso l’utilizzo dei Fondi PAC (Piani di azione e coesione del Ministero dell’Interno in favore dell’infanzia), ma potrebbe chiudere i battenti a causa della mancanza di finanziamenti.
“Siamo qui perché la situazione continua a non essere chiara – spiegano le mamme dei piccoli mentre espongono lo striscione con la scritta “Chiarezza per il centro ludico Melo” -, vogliamo delle risposte. Settembre si avvicina e non sappiamo come fare, molte di noi sono tornate a lavorare grazie a questo centro”.
Una delegazione composta da alcune mamme ha incontrato Francesca Bottalico, assessora al Welfare, per fare il punto della situazione: “L’incontro è stato positivo – spiega Valentina Vasca ai nostri microfoni – il comune di Bari è al lavoro per risolvere questa situazione. Attualmente è utilizzabile una parte dei fondi PAC (circa 100mila euro, ndr) risalenti al ciclo precedente, questi finanziamenti serviranno a formare un nuovo bando in attesa dei nuovi fondi. Probabilmente noi genitori dovremo pagare un piccolo contributo in base all’Isee, ma siamo disposti ad accettare questa condizione pur di mantenere aperto il centro”.
“L’amministrazione comunale tiene particolarmente a questo servizio che rafforza la rete degli asili nido sul territorio – ha spiegato l’assessora Bottalico durante l’incontro -. Stiamo facendo il possibile per salvare il centro ludico, da tempo siamo in contatto con la Regione e con il ministero degli Interni. Per la scuola Melo è attualmente in corso il completamento degli atti amministrativi necessari alla pubblicazione di un accordo quadro finalizzato a consentire l’avvio del servizio per lotti, in base all’accertamento delle entrate previste nei prossimi giorni e legate al trasferimento di fondi statali. Anche l’Anci si sta muovendo molto per sollecitare l’emissione dei finanziamenti necessari”.
La situazione sembra essersi sbloccata, ma le mamme dei piccoli iscritti al centro non nascondono il loro dispiacere: “A settembre purtroppo i nostri figli saranno scoperti: anche se questa situazione dovesse evolversi in maniera positiva, il centro ludico non riuscirebbe ad aprire prima di ottobre”.
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