Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Bari nei confronti dei presunti responsabili della bomba piazzata al ‘Green Table’ di Altamura. La notte del 5 marzo il locale era gremito di ragazzi e l’ordigno causò enormi danni: Domenico Martinucci lotta ancora tra la vita e la morte, un ragazzo rischia di perdere un braccio ed un altro è rimasto sfregiato in volto. Tra gli arrestati spicca Mario Dambrosio, 43 anni e fratello di un esponente mafioso ucciso in un agguato.
Il movente sembra essere chiaro: il proprietario della sala giochi si era rifiutato di tenere ancora accese le slot machine, controllate da Dambrosio. Prima dell’esplosione, il pregiudicato tornò a far visita alla sala giochi, ma senza concludere nulla. Così scattò la vendetta: il pregiudicato Savino Berardi, 25 anni, fu scelto per piazzare l’ordigno.
Ad accompagnarlo fu Luciano Forte, incensurato di 20 anni e figlio di un poliziotto. I due sono stati incastrati dalle immagini di sorveglianza di un distributore di benzina: erano a bordo di una Fiat Punto bianca con un faro fulminato. In manette anche il pregiudicato Nicola Centonze, 36enne di Altamura.
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