Nata da una coproduzione che vede al fianco Italia e Russia (con il Centro sperimentale di Cinematografia Production, la Sharon Cinema production, Rai Cinema e la Zori Film, casa cinematografica di Mosca di Uliana Kovaleva), la pellicola – opera prima del giovane regista Sergio Basso – è stata realizzata con un cast che rispecchia la collaborazione tra i due paesi.
Tra gli attori protagonisti della pellicola Cristiana Capotondi (nel ruolo di Sara, l’insegnante di pattinaggio artistico), che ha descritto il suo personaggio come “una fata turchina che aiuta i bambini a raggiungere un proprio obiettivo, come quello di ottenere una medaglia, o a risolvere l’amore in crisi del suo amico e collega russo Ivan”.
L’opera cinematografica ha ricevuto il patrocinio morale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).
Ed è infatti proprio attraverso lo sport, passando dal campo di ghiaccio di Alleghe a quello di Mosca, dal paesaggio innevato delle Dolomiti a quello della capitale moscovita, che si realizza il “ponte” tra Italia e Russia.
Un confronto tra due culture ben noto al regista, Sergio Basso, specializzato in studi orientali. E sul suo rapporto con la Federazione Russa afferma: “Ho un grandissimo rispetto e amore profondo per la Russia – ha dichiarato il regista – il mio più grande maestro è russo: Jurij Alschitz, con cui ho lavorato tre anni, alla Gitis, l’Accademia di Arte Drammatica di Mosca. Durante quel trienno, circa 14 anni fa, sono stato molte volte a Mosca, ed ho bellissimi ricordi di spettacoli meravigliosi durante i quali, proprio grazie a Jurij, ho imparato molte cose su come lavorare sul personaggio”.
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