Le attività dei centri scommesse non hanno nulla a che vedere con il clan Parisi: è in sintesi quanto ha sostenuto Tommy Parisi, il figlio cantante del boss del quartiere Japigia di Bari ‘Savinuccio’, nell’interrogatorio di garanzia in carcere.
Tommy Parisi è stato arrestato venerdì 16 novembre dopo due giorni di latitanza, perché coinvolto nell’indagine della Dda di Bari sulla presunta gestione di un giro di scommesse online illegali che ha portato in carcere altre 21 persone.
Se ci sono responsabilità legate alla gestione delle società, – si è difeso il figlio del boss, assistito dall’avvocato Nicola Lerario – si tratta eventualmente di scelte imprenditoriali sbagliate, ma che non c’entrano nulla con l’attività del clan mafioso.
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