E’ sempre più dilagante la moda del “selfie”. Nuova cultura di massa? Puro esibizionismo? Molto probabilmente nasce dal forte “piacere narcisistico” insito nell’individuo, ma l’evidente obiettivo di ottenere conferme ed apprezzamenti, nasconde altre problematiche legate sicuramente alla carenza di reali rapporti umani e che l’utilizzo, oltremodo, dell’imperante “Web” sta essenzialmente riducendo. Certamente il mondo “internet”, con i nuovi sistemi di informazione e di comunicazione, ha cambiato radicalmente la vita delle persone, annullando le distanze e rendendo possibile il coinvolgimento e l’interattività. Ma nasce spontaneo chiedersi: non si sta forse esagerando? Forse ci si sta spingendo troppo in là, perchè gli ormai tanto famosi “selfie” , uso particolarmente diffuso tra i giovani adolescenti, sta conquistando anche il mondo adulto, tanto da far pensare che non si tratti semplicemente di una innocua manifestazione di autostima, ma di un fenomeno legato alle mille incertezze e vuoti che questo periodo storico sta determinando. La necessità di rendere pubbliche immagini e fatti personali, a volte, da molti, scanditi esasperatamente nell’arco di una stessa giornata, confermerebbe l’esigenza di conferme e rassicurazioni di fronte alla solitudine, l’instabilità e le tante incertezze che ci circondano. Ma tale fenomeno non può, senza dubbio, che generare delle perplessità e dei quesiti. E’ forse colpa di una vita frenetica ormai quotidiana che ci sta allontanando e sta lasciando il posto al mondo virtuale con il risultato di farci sentire sempre più soli? Impauriti da una evoluzione inarrestabile e per certi versi fautrice dell’impoverimento dei valori? Tutto è probabile. La forte esigenza di certezze, attraverso smanie di condivisioni, di immagini, piuttosto che interrogativi, tutto per sentirci meno soli, attraverso quelli che sono gli odierni mezzi di comunicazione come facebook, twitter ed instagram, quei social networking “democratici” che, se pur virtuali, sono sempre presenti, attivi e ci permettono di comunicare velocemente con “gli amici e amici degli amici”. Pochi click e molti possono sfogliare i nostri diari ed album, il nostro passato e presente. E le intrusioni? Ma come fare a difendere la nostra privacy dalle tante intrusioni e i tanti pericoli? Non sempre ci ragioniamo, perché rapiti dalla modernità e dal progresso, queste armi a doppio taglio che ci hanno dato tanto ma che, al tempo stesso, ci hanno resi individui soli e orfani di sicurezze e di libertà. L’evoluzione è stata alquanto repentina è ha rotto i ponti con il passato e forse anche con la saggezza e il rispetto nei grandi e veri valori. Privati di quello zoccolo duro e sicuro ereditato dalla semplicità, dall’educazione famigliare di un tempo e dalle istituzioni del passato, come bagaglio di buon senso che accompagnava nella vita privata e sociale, alimentando positivamente la crescita di personalità.
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