Michele Emiliano non molla, anzi rilancia. Dopo il mancato raggiungimento del quorum al referendum andato in scena domenica, il governatore pugliese si dice soddisfatto: “Direi che abbiamo stravinto con milioni di ‘Sì’ – ha dichiarato durante un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Il manifesto’ – . Non credo sia giusto trasformare questa bellissima pagina di democrazia in una contesa personale tra me e il premier Renzi o altri governatori regionali, al solo scopo di evitare di entrare nel merito delle scelte sulla politica energetica nazionale. Quello che è indubitabile è che milioni di italiani hanno dato un indirizzo chiarissimo al governo sulle politiche energetiche e industriali da seguire e, soprattutto, hanno detto che il mare va rispettato”.
Emiliano ha ricordato al premier che il Pd governa con meno voti rispetto a quelli totalizzati dal fronte anti trivelle: “Nel 2013 la coalizione di centrosinistra ha ottenuto 10 milioni di voti, circa 8 milioni e mezzo appartenevano al Pd – ha spiegato durante l’intervista rilasciata al quotidiano – Di fatto il Pd attualmente governa con questi voti. Ed è con questi voti che il governo e il parlamento hanno approvato la legge per le trivelle. Domenica si è andati a votare per abrogare parte della legge e 13.334.764 di persone hanno votato per l’abrogazione: ai miei occhi, se parliamo di democrazia, c’è più di qualcosa che non quadra. E non è un caso che la riforma costituzionale approvata di recente corregga questo deficit”.
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