«Il rispetto dei divieti introdotti nel 2003 dalla legge Sirchia negli ultimi anni si è purtroppo affievolito, a causa della nuova moda delle sigarette elettroniche e/o a tabacco riscaldato. Il compito delle Istituzioni è quello di prendere nuovi provvedimenti per continuare a salvaguardare la salute e prendersi cura del benessere di tutta la comunità. Sono fermamente convinto che l’ottima iniziativa del Ministro Schillaci stia andando nella direzione giusta, quella che vorrebbe le nuove generazioni libere dal fumo e dalla dipendenza di nicotina, in sintonia con gli obiettivi del Piano europeo contro il cancro.» ha dichiarato il presidente della LILT Francesco Schittulli.
«Allargare la fascia di divieti ai luoghi aperti, come ad esempio i parchi, mi sembra un’ottima proposta perché, oltre ad evitare l’esposizione al fumo passivo di soggetti sensibili, come bambini e donne in attesa, limita anche la possibilità di emulare stili di vita scorretti. Questa sensibilizzazione andrebbe allargata anche ai programmi televisivi, come i reality show, dove personaggi noti avvezzi al fumo potrebbero essere di cattivo esempio per milioni di spettatori.» conclude Schittulli.
La lotta al tabagismo è tra le principali missioni della LILT: non fumare è imprescindibile nell’ambito di un corretto stile di vita. Secondo l’OMS il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile. Il tabagismo è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie, e ogni anno, nel mondo, più di 8 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco e, fra le vittime, 1.2 milioni sono non fumatori esposti al fumo passivo. Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco in Italia oltre 93.000 morti l’anno. (dati OMS 2022)
L’impegno della LILT nella sua battaglia contro il fumo si manifesta su tre fronti. Attraverso la linea verde SOS LILT, attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 15.00 al numero 800-998877, che sostiene concretamente chi vuole smettere di fumare, ma anche semplicemente informare e sensibilizzare i cittadini sul tema. Chi si rivolge al servizio rimane anonimo e può avere a disposizione personale che, oltre a conoscere approfonditamente i diversi aspetti legati al tabagismo, ha spiccate doti comunicative e si avvale di tecniche di ascolto telefoniche funzionali allo scopo.
In secondo luogo, fin dagli anni ’80, la LILT mette a disposizione dei corsi per smettere di fumare, conosciuti come Gruppi di Disassuefazione dal Fumo di Tabacco, con metodologie e tecniche psicologiche in grado di razionalizzare e motivare gli sforzi compiuti dai fumatori che incontrano difficoltà a smettere.
Ed infine, in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco del 31 maggio, promossa dall’OMS, la LILT è protagonista di una intensa mobilitazione, con la presenza nelle piazze, la distribuzione di materiale informativo e una campagna di sensibilizzazione. L’attenzione è focalizzata principalmente su tutte le scuole di ogni ordine e grado, in cui vengono promosse iniziative che interpretano appieno i dettami dell’educazione alla salute. È fondamentale seminare messaggi di prevenzione che attecchiscano nell’animo dei più piccoli, anche alla luce dell’importanza che questi ultimi possono avere nel promuovere uno stile di vita libero dal fumo all’interno delle famiglie.