6 Giugno 2023 - Ore
Solidarietà

La Terra si muove

Una poesia di Maria Grazia Pani

“La Terra si muove, si muove da sempre.

Si spacca, si stacca, si assesta, ruggisce.
E tutto d’un tratto un paese sparisce.
-Ma si, si sapeva che la zona è ad alto rischio!
Ma io, sono lo Stato, e sinceramente me ne infischio. –
Cosa fa dunque il governo
nel bel mezzo di un gelido inverno?
“Interverremo, ricostruiremo, 
ne parleremo, risolveremo”
Tutti al caldo dei loro maglioni,
e nelle tasche un po’ di milioni.

Ma tutti quei soldi già destinati?
Ci sono ancora o se li sono magnati?
Tra un po’ è carnevale ,
lo scherzo non vale.
Bella campagna elettorale ,
magari sotto un temporale!
Promesse mai mantenute,
prese in giro con ricadute. 
Sarà possibile cambiare le cose? 
Ci arrenderemo a scuse fumose? 
Nessuno di noi è più così audace
da scendere in piazza e farsi capace
di pretendere azioni , giustizia ed aiuti
per quei paesi che sono caduti?
Per quelle genti che sono sommerse
da coltri di neve, perdute disperse.
Da troppi mesi abbandonati 
ai loro destini di “terremotati”.
È questa parola che più li tradisce 
È questo divario che non guarisce 
Sono uomini, donne, sono bambini 
siamo noi , proprio noi, dentro i loro destini.
Non sono favole, ma storie vere
non si nascondono sotto un bicchiere.
Ancora accadono nell’anno duemila,
storie di uomini al gelo, in fila.
E nel progresso tecnologico 
tutto sembra meno logico 
anzi più inutile, vano e meschino.
A cosa serve un telefonino?
A comunicare con l’Inghilterra 
mentre mezzo mondo è ancora in guerra?
A farsi un selfie, un gioco o una foto
mentre a pochi kilometri c’è il terremoto?
Chi riesce stanotte a riposare
consapevole di quanto ci sarebbe da fare?
Sarà morta la coscienza sociale?
Saremo tutti assuefatti e intontiti? 
Staremo a guardare i furti impuniti?
Ci sembra sia tutto lontano? 
O con un clik è a portata di mano?

Io questa notte proprio non dormo.
Troppi pensieri mi girano intorno. 
Neve a valanghe sopra le tende
scolpite negli occhi scene tremende.
Crolla la terra e crolla il tetto
di un prefabbricato maledetto. 
Muoiono gli uomini, ed i loro animali
che fino all’ultimo sono fedeli.
Bianco di ghiaccio un asinello
non può scaldare nessun bambinello.
Sogna le carezze del suo padrone
che forse stanotte morirà in un tendone.”

 


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