13 Febbraio 2025 - Ore
Istruzione / Sviluppo e Lavoro

Scuola: un docente precario su tre dovrà trasferirsi da Sud a Nord per trovare una cattedra

Secondo una prima stima, circa 17mila persone dovranno lasciare la propria terra per trovare lavoro. In Lombardia e Piemonte più di mille cattedre sono scoperte

Un docente su tre dovrà trasferirsi dal Sud al Nord per continuare a lavorare nella scuola. È cominciata la fase B del piano straordinario di assunzione ideato dal governo Renzi. I posti disponibili sono 69522 e la maggior parte si trovano al Nord. Per questo motivo verrà chiesto di lasciare la propria terra al 57% dei precari siciliani e al 51% di quelli calabresi. Una percentuale altissima, dovuta al fatto che in regioni come Lombardia e Piemonte avanzano più di mille cattedre. Secondo una prima stima, sarebbero oltre 17mila i precari del Sud e del Centro Italia a spostarsi verso le regioni del Nord. Il sacrificio di lasciare la propria terra natale potrebbe anche risultare vano: i sindacati stanno preparando migliaia di ricorsi contro la legge del governo Renzi.
“Sono 15mila i posti che rimarranno scoperti, il Miur deve allargare le immissioni in ruolo anche ai precari abilitati fuori delle graduatorie ad esaurimento – avverte Marcello Pacifico, presidente Anief – Per di più l’amministrazione, invece di fare chiarezza, ha pubblicato delle Faq discordanti e assegnerà i posti secondo un algoritmo i cui criteri sono secretati. Confermando la mancanza di rispetto per i tanti precari che dopo aver servito lo Stato per anni sono stati sottoposti al ricatto dell’assunzione a centinaia di chilometri da casa, in barba al diritto di famiglia; in secondo luogo per la nostra Costituzione e per la Carta europea dei diritti dell’uomo. Pertanto la via del ricorso è lecita, oltre che al momento l’unica praticabile”.

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