2 Novembre 2024 - Ore
Cronaca / Politica

Crac Divina Provvidenza, Azzollini dopo l’incontro in Giunta: ‘Sono sereno’

Il presidente della Commissione Bilancio avrebbe chiarito ai suoi colleghi i passaggi principali dell'ordinanza di custodia cautelare notificata in Parlamento

“Ho fatto la mia dichiarazione, sono assolutamente sereno”. Sono queste le prime parole del senatore Antonio Azzollini dopo essersi presentato dinanzi alla Giunta per le Elezioni e le Immunità parlamentari. Il presidente della Commissione Bilancio ha anche annunciato che domani presenterà il ricorso al tribunale del Riesame contro la richiesta d’arresto arrivata a Palazzo Madama. Secondo le indiscrezioni trapelate Azzollini avrebbe spiegato ai suoi colleghi alcuni passaggi totalmente errati dell’ordinanza dei magistrati tranesi, precisando anche che il pm Savasta “aveva le sue buone ragioni” per accusarlo (il fratello avrebbe ricoperto un ruolo molto vicino alle suore che gestivano la Casa di Cura Divina Provvidenza).
Dario Stefàno, presidente della Giunta, ha chiarito la situazione del senatore: “Nessuno ha chiesto ulteriori documenti, Casson ha espresso ad Azzollini l’auspicio che nella sua memoria, che dovrebbe arrivarci nelle prossime ore, venga affrontata in maniera precisa la circostanza secondo la quale a suo avviso potrebbe ravvisarsi il fumus persecutionis da parte dei magistrati di Trani”
Le accuse che gravano sul senatore molfettese sono associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta.
Intanto Luigi Vitali, commissario di Forza Italia, in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, si è espresso sulla vicenda: “Forza Italia è da sempre un partito garantista – ha dichiarato – abbiamo votato più volte contro le richieste di arresto anche quando eravamo maggioranza, a favore di esponenti dell’opposizione”. “Ritengo che solo in presenza di una condanna definitiva si possa pretendere l’allontanamento di qualcuno dalla politica”, ha concluso. Dalle parole di Vitali emerge che il partito azzurro voterà contro l’arresto di Azzollini, almeno fino a quando le accuse non saranno accertate tramite un processo penale.

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