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Sesso e politica e i ‘sacrosanti’ diritti delle donne. Ancora valanghe di polemiche per il libro “Siamo tutti puttane” scritto da Annalisa Chirico, giornalista e compagna di Chicco Testa, politico di sinistra e dirigente industriale italiano. Il tema è stato al centro delle iniziative che si sono svolte all’interno della rassegna “Panorama d’Italia” organizzata dall’omonima testata a Lecce. A discutere di negoziazioni e perbenismi alle Officine Cantelmo, insieme alla scrittrice, c’erano il sindaco di Bari Michele Emiliano, il pungente Giuseppe Cruciani della nota trasmissione radiofonica di Radio 24 “La zanzara” e Alessandro Cecchi Paone. “Utilizzare il proprio corpo per raggiungere i propri obiettivi nella vita, a prescindere dal merito, è legittimo e giusto – secondo Cruciani- è proprio questo d’altronde il simbolo dell’epoca dell’Occidente e sarebbe strano se non fosse così”, il leit motiv del libro non varia a seconda del genere sessuale, “puttane” sono “tutti”, ed è proprio su quel tutti chi si sofferma la Chirico, “Mi ritengo una femminista pro-sesso, pro-porno e pro-prostituzione contro la dittatura del “politicamente corretto”. Il libro ha come bersaglio i perbenisti di sinistra e le femministe alla “Se non ora quando” e rivendica il diritto di chiunque di farsi strada nella vita in ogni modo anche diventando una puttana. La scrittrice ha tratto la sua ispirazione dal processo Ruby che ha seguito come cronista: “dove – dichiara- nel tribunale di Milano, non di Riad o della Kabul talebana, trentatré ragazze sono state vivisezionate nella loro vita privata in qualità di semplici testimoni, senza alcun capo di imputazione a loro carico. Bisognerebbe capire in Italia che i processi si fanno agli imputati e non ai testimoni”. Anche il sindaco Emiliano, insieme a Cruciani e Cecchi Paone, si è dichiarato a favore della prostituzione “pur sapendo – ha detto – che domani potrei essere lapidato per queste mie dichiarazioni”. Emiliano in conferenza si è timidamente staccato dal moralismo tipico della politica italiana, e con battute che lo hanno riguardato anche personalmente ha avallato la tesi della libertà di utilizzo del proprio corpo per raggiungere i propri scopi, così come di tutti i mezzi che si ha a disposizione. Sulla prostituzione in particolare ha detto: “La prostituzione, in Italia, e’ un’attività legale se non quando viene soggetta a sfruttamento da parte di terzi che non si prostituiscono: quindi la legge che ha chiuso le case di tolleranza ha solo spostato le prostitute per strada, io la chiamo legge ‘fatti più in là'”. “Continuo a pensare – ha concluso Emiliano- che la prostituzione vada fiscalizzata, dovrebbe essere sottoposta a tassazione, visto che alla fine dei conti non e’ illegale, e sottoposta a controlli sanitari”. Ma sentiamo una breve dichiarazione della giornalista e scrittrice Alessandra Chirico. (Guarda il video)