Una domenica come le altre per chi vive a Monopoli, una domenica speciale per chi
come me vive a Milano.
Alle 12.30 Zia Lucia ci aspetta per il pranzo. Uno alla volta arriviamo a casa sua,
l’aiutiamo nella sua piccola cucina ed apparecchiamo la tavola. Verdura di stagione dai
colori accesi, olive verdi e taralli ci permettono di acquietare la nostra fame vorace in
attesa dei soliti ritardatari. C’è chi sgattaiola in cucina per assaggiare le roventi
polpette di pane. “Ne prendo solo una Zia, le altre le lascio per la pasta”. Zia Lucia sa
benissimo che stiamo mentendo e sorride: la saggia donna ha nascosto un altro piatto
colmo di polpette che farà comparire appena ci saremo seduti tutti.
La tavola è completa, ognuno di noi occupa il suo posto e Zia Lucia ci delizia con la
prima portata: ragù di braciole con orecchiette. Piatti fumanti e forchette in mano ci
avventiamo sulle polpette di pane per poi annegarle nel sugo.
A questo punto dovremmo essere già tutti sazi, ma ecco che arrivano le braciole di
carne ed i succulenti pezzettoni di carne del ragù. Zia Lucia però è attenta e prepara
sempre piatti vegetariani, altrettanto buoni, per chi di noi non mangia carne.
Tra chiacchiere e risate assaporiamo la frutta di stagione, la frutta secca (noci,
noccioline, noci americane e molto altro) e per finire un buon caffè accompagnato dai
dolcissimi Boconotti.
Non comprendo come quel giorno sia riuscita a partire per Milano con il pullman
notturno carico di monopolitani diretti al nord. Intorno a me moltissimi ragazzi dai 20
ai 30 anni parlavano di quello che avevano mangiato a pranzo:
– ORECCHIETTE AL RAGÙ
– BRACIOLE DI CARNE
– POLPETTE DI PANE
– BOCONOTTI
Mi sono stupita nell’ascoltare che tutti avevamo mangiato le stesse cose… la magia
delle tradizioni che ti fa sentire per qualche minuto parte di un unico mondo…
culinario.
@oltre_ila
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