A marzo la Puglia sarà chiamata al voto per rinnovare il consiglio regionale e scegliere il suo nuovo governatore, ma il 76% delle donne interviste da “Studi economici” per un free press locale dice di non voler andare alle urne.
E’ il normale divario esistente oggi tra politica e cittadini che si ripresenta anche su un campione tutto al femminile. Il solco, in questo caso, è ancor più netto.
Il sondaggio di “Studi economici” ha riguardato un campione di 2000 donne in tutte le province pugliesi che hanno risposto pure sul loro impiego (quando c’è).
Anche in tema lavoro non bisogna sorprendersi più di tanto. Solo l’11,8% delle intervistate ha un lavoro regolare. Il 32,2% dice di non avere un posto fisso e di non cercarlo nemmeno. Poco sotto (28,2%) quelle che invece sono alla perenne ricerca di una sistemazione.
Lavoro garantito per le donne in una fascia d’età tra i 40 e 50 anni (38%). Il lavoro regolare, però, riguarda solo chi ha tra i 50 e i 65 anni, a testimonianza del fatto che un posto fisso (con tanto di retribuzione e garanzie) era una certezza anni addietro. Il 65% delle donne con lavoro ha un diploma di scuola superiore. Di queste, il 35% ha un impiego non precario.
Ma cosa fa il gentil sesso che ha un’occupazione? Il sondaggio commissionato da da un free press locale segna le differenze: il 74% delle 2000 intervistate svolge mansioni generiche: operaie, commesse, operatrici di base. Il 10% svolge funzioni di base (Capi reparto o capi ufficio); il 4% ha funzioni dirigenziali o è autonomo; l’8% è rappresentato da libere professioniste.
Ancora spunti, interessanti, dalla politica. Il 19% ha simpatie per i partiti di centrodestra (al 13 quelli di centrosinistra, al 4 i Cinquestelle), mentre il 52% delle donne non esprime alcuna preferenza testimoniando come il partito del non voto ingrossi le sua fila.
A riprova di questo è il dato di quel 25% che alle ultime elezioni non ha votato nessuno. Chi lo ha fatto, in Puglia, ha scelto le tesi grilline (29%), il 21% il centrodestra, il 14% il centrosinistra.
Ed oggi? Emblematica la risposa al quesito (“Nella prossima primavera si vota in Puglia, lo sapevi?”): il 49% ha risposto di no. Un dato che, ancora una volta, esprime la disaffezione verso la politica.
Dal sondaggio di “Studi economici” un test anche sulla conoscenza dei politici di casa nostra. Il 91% delle intervistate dichiara di conoscere Nichi Vendola; il 68% Raffaele Fitto; il 59% Michele Emiliano.
Quest’ultimo, tra i concorrenti alla poltrona di governatore per la coalizione di centrosinistra, dovrà vedersela con Dario Stefàno (conosciuto dall’11% delle interpellate) e con Guglielmo Minervini (16%).
Il 7% dice di conoscere l’eurodeputata Elena Gentile (non in corsa alle primarie).
Per il centrodestra notorietà al 18% per Francesco Schittulli e al 6% per Nino Marmo.
Ma le 2000 donne pugliesi intervistate, al voto di marzo chi premieranno? il 14% sceglierà Emiliano; il 7% Schittulli; il 6% Minervini; il 4% Stefàno; il 3% Marmo. Ma attenzione: il 66% sceglierà il signor “Nessuno”. Gli aspiranti governatori sono avvisati.
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