“Votare Emiliano in Puglia significa rafforzare l’idea di un paese che è stabilmente dentro la cornice Europa, di un paese che fa dell’integrazione, dello sviluppo sostenibile, della transizione energetica, della sanità e della scuola pubblica i suoi punti fermi. Votare Fitto significa tornare al passato, votare i candidati che sono sostituiti fisicamente da Salvini e Meloni vuol dire portare l’Italia fuori dall’Europa”. Così Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali, che questa mattina è intervenuto a Bari all’incontro “Credito, futuro, impresa. Per una Puglia che guarda al mondo” organizzato dalla Camera di Commercio di Bari.
Il ministro pugliese si è soffermato sull’annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, riguardante l’abolizione del regolamento di Dublino sul tema dei flussi migratori: “La von der Leyen ha riconfermato che questa Commissione europea, nata grazie anche al voto del Movimento 5 Stelle, è stata l’inizio di una nuova stagione – ha dichiarato Boccia -. Abbiamo apprezzato le sue parole, siamo di fronte ad uno snodo storico, lo ha dimostrato il negoziato brillantemente chiuso dal presidente Conte sulle risorse. Pensate cosa sarebbe successo se in Europa ci fosse stato Salvini: avremmo dovuto litigare con tutti e addirittura seguire l’esempio del Regno Unito. Il Pd è stata la barra stabilizzatrice in questa coalizione, abbiamo sostenuto insieme la commissione von der Leyen e stanno cambiando molte cose. Le elezioni regionali non sono disgiunte da questo ragionamento”.
Boccia ha affrontato anche sulla questione Mes: “Sull’argomento non c’è stata una decisione – conclude il ministro -. C’era una posizione del no, forse pregiudizialmente un po’ ideologica del Movimento 5 Stelle, mentre il Pd è sempre stato favorevole. Dopo le elezioni regionali e dopo la presentazione della manovra di bilancio 2021-2023 toccherà al Movimento 5 Stelle decidere se su questo tema sono con Salvini e Meloni oppure se sono con il Pd, l’Europa e la sanità pubblica. Non ho ancora sentito un presidente di Regione del centrodestra dire no al Mes: queste sono risorse a costo zero che servono alla sanità pubblica e ai territori. Apriremo la discussione col M5S dentro la maggioranza in Parlamento”.
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