Una morte improvvisa quella di Donato Bruno. Il senatore di Forza Italia originario di Noci, nel Barese, è deceduto all’età di 66 anni colpito da un attacco ischemico.

Bruno era molto vicino al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi per le sue competenze in campo giuridico. Il senatore, infatti, era avvocato patrocinante in Cassazione. L’ex premier, nel ricordarlo, ha detto che “la sua morte impoverisce il Paese”.

Di recente si era parlato di Bruno come candidato del suo partito a giudice della Corte Costituzionale. Ipotesi poi caduta.

Donato Bruno in passato aveva ricoperto anche l’incarico di presidente della commissione Affari Istituzionali. Alle ultime elezioni Politiche era stato candidato al secondo posto (dopo Silvio Berlusconi) nella lista del Pdl per il Senato.

La notizia della sua morte si è diffusa velocemente. Da Forza Italia è giunto il cordoglio del presidente e della vicepresidente del gruppo dei senatori azzurri, Romani e Bernini che lo ricordano come “eccellente professionista e raffinato politico apprezzato da tutti”. Anche Renato Brunetta suo collega di partito ha parole di affetto: “Uno studioso con mente illuminata che ci mancherà”.

Tra i primi deputati pugliesi a ricordare Bruno, il deputato barese Dario Ginevra del Pd: “Lo chiamavano Barry White per il timbro della sua voce”, ha scritto sul suo profilo Facebook.

Al suo posto a Palazzo Madama subentrerà Michele Boccardi, già consigliere regionale e oggi nel gruppo dei Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto.