I carabinieri hanno denunciato 19 operai che lavoravano nell’Altoforno 2 dell’Ilva di Taranto per violazione dei sigilli giudiziari. I lavoratori presi di mira sono quelli che stavano lavorando nello stesso reparto dove l’8 giugno scorso l’operaio Alessandro Morricella fu investito da un getto di ghisa incandescente e morì tre giorni dopo. Intanto l’azienda, che aveva aperto le porte dell’Afo2 grazie al decreto ‘Salva Ilva’ del 4 luglio 2015, sta valutando con i propri legali quale strategia adottare. I sindacati hanno contestato la denuncia verso i lavoratori e dovrebbero firmare un documento unitario con l’azienda per richiedere l’intervento del prefetto. Il reparto dello stabilimento siderurgico è stato bloccato.
Intanto la tensione in azienda è palpabile, con i dipendenti dei turni successivi che potrebbero essere denunciati dagli organi giudiziari come i loro colleghi. I sindacati hanno dichiarato che non possono dare ai lavoratori una chiara indicazione sul cosa fare. In un comunicato congiunto Fiom, Uilm e Fim, chiedono alla dirigenza Ilva di “adoperarsi immediatamente per porre in essere ogni eventuale tutela giudiziaria presente e futura nei confronti dei lavoratori».
© Riproduzione riservata